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KKE: Accogliamo con ottimismo il 2020 nella lotta per i bisogni contemporanei, per aprire la strada a un futuro socialista

1. Il Comitato Centrale del KKE augura un anno felice e militante ai lavoratori, ai disoccupati, ai lavoratori autonomi, ai contadini poveri, ai giovani e alle donne, agli operai greci in altri paesi, ai rifugiati e agli immigrati che vivono permanentemente in Grecia o che rimangono intrappolati nel nostro paese.

Nonostante le difficoltà e il rapporto di forze negativo, salutiamo il 2020 con ottimismo. La lotta quotidiana, le valutazioni e la proposta di potere che il KKE presenta alle persone affinché diventino l'oggetto della loro lotta, sono la risposta alle sfide di oggi.

2. L'anno appena trascorso nonostante sia stato accompagnato da un cambio di governo e da un ritorno alla crescita capitalista, ma non ha portato e né porterà un vero sollievo ai lavoratori e alle masse.

I piccoli vantaggi e lievi benefici sono la "carta da pacchi" che il governo di destra Nuova Democrazia sta usando oggi per nascondere la continua rapina ai danni del popolo e per mistificare che la parte del leone della "crescita" va ai grandi gruppi di affari e ai cosiddetti "investitori". È la "carota" usata per suscitare la tolleranza delle persone nei confronti della barbarie odierna, per gettare all'inferno le sue richieste, per costringere le persone a scendere a compromessi e accontentarsi del "minimo".

Dopotutto, la perpetuazione e l'estensione della giungla lavorativa, la rapina fiscale, i pignoramenti e l'impoverimento dei servizi sociali e delle infrastrutture - anche quelli che sono vitali per la vita umana - sono condizioni necessarie per sostenere gli investimenti e i profitti del capitale, che sta godendo anche maggiori benefici. Ciò è evidente nel bilancio statale per il 2020.

3. Il governo ND, insieme alla "carota" della crescita, usa ancora più decisivamente la "frusta" della repressione, la dottrina della "legge e ordine".

Prende di mira il diritto di sciopero e la protesta. Diffama le lotte. Vuole imporre un "silenzio tombale", specialmente nei luoghi di lavoro e per minare la lotta operaia organizzata e del movimento popolare, perché e questa è una delle condizioni di base e allo stesso tempo la prova del carattere antipopolare e della natura ingiusta dello sviluppo capitalista.

Il governo ND utilizza l'arsenale antioperaio e antipopolare già mantenuto e rafforzato dal governo SYRIZA. Innanzitutto, attinge alla tendenza al conservatorismo e alla frustrazione seminata dal governo SYRIZA che screditava i valori militanti e presentava la sottomissione duratura al memorandum dell'Unione europea, all'imperialismo USA-NATO, alle richieste del capitale come "l'unica via d'uscita".

SYRIZA sfrutta la politica del governo per reintrodurre linee divisive fittizie, richiamando nuovamente l'infausto "governo delle forze democratiche e progressiste". Naturalmente, l'esperienza del governo di coalizione delle "forze anti-memorandum" che è diventata l'esperienza di governo "più orientata ai memorandum" di tutti, è ancora fresca e molto amara. Oggi, gli atti di SYRIZA parlano da soli, sia come governo nel corso di 4,5 anni che come principale partito di opposizione, con la sua trasformazione in un tipico partito socialdemocratico, integrando i vari resti del colpevole partito socialdemocratico PASOK.

4. Tuttavia, nessuna versione della gestione anti-popolare borghese in Grecia, in Europa e in tutto il mondo può fornire una risposta e una soluzione alla contraddizione fondante: oggi, quando esistono tutte le possibilità per migliorare il tenore di vita di milioni di lavoratori nel nostro paese e in tutto il mondo, i risultati sono esattamente l'opposto.

Il divario tra il modo in cui i lavoratori potrebbero vivere oggi e il modo in cui vivono effettivamente sta diventando sempre più ampio, anche quando l'economia capitalista è in una fase di ripresa. Le nuvole di una nuova crisi si stanno accumulando sull'economia capitalista internazionale. Alleanze, come l'UE e la NATO che fino a poco tempo fa erano considerate inamovibili, stanno vivendo riassestamenti. Guerre commerciali e conflitti geo-politici di enormi dimensioni si stanno manifestando in ogni angolo del pianeta. L'aumento delle catastrofi ambientali mette in pericolo le persone

5. L'altro lato di tutte queste ingiustizie della crescita capitalista è l'implicazione del nostro paese nei piani USA-NATO-UE. Invece di vivere in condizioni di autentica sicurezza e pace stabile, con la cooperazione tra tutti i popoli, viviamo sotto la costante minaccia, come si riflette nei pericolosi sviluppi nel Mediterraneo orientale, con l'escalation dell'aggressione turca.

Con la responsabilità di tutti i governi, la Grecia è stata trasformata in una base operativa militare USA-NATO. Si sta persino preparando a stoccare armi nucleari statunitensi, facendo del popolo greco un "bersaglio". Il popolo greco paga alla NATO 4 miliardi di euro all'anno. Con il nuovo accordo di "difesa" greco-statunitense, le basi USA-NATO sono state estese in Grecia ed è aumentato il coinvolgimento del nostro paese in progetti pericolosi.

Mostra il suo clamoroso fallimento il dogma secondo cui "fintanto che la Grecia resta fedele agli Stati Uniti, alla NATO, all'UE, i suoi confini e i diritti sovrani sono garantiti".

6. La ricchezza energetica esistente nella nostra regione più ampia, invece di essere una benedizione si sta trasformando in una "maledizione" per i popoli. Qui, potenti interessi imperialisti e monopolistici si intersecano su chi sfrutterà queste risorse. In questo confronto, prendono parte la classe dominante del nostro paese, la classe dominante della Turchia e, naturalmente, gli Stati Uniti e altri potenti stati capitalisti. Il criterio assoluto per questi interessi è ovviamente il profitto e non il benessere dei popoli. Questi antagonismi portano con certezza matematica a nuove guerre imperialiste. Si trovano dietro la devastazione e il fenomeno dei rifugiati che sta affliggendo i popoli del Medio Oriente.

Questo è il motivo per cui il dilemma tra "deroga dei diritti sovrani e sfruttamento congiunto con la Turchia o lo scontro militare" è completamente falso e pericoloso. Perché, da un lato, un conflitto militare può diventare un catalizzatore per la promozione dei piani per lo sfruttamento congiunto delle risorse, che è anche il desiderio espresso degli Stati Uniti. D'altra parte, i piani per lo sfruttamento congiunto delle risorse portano i germi di un ulteriore conflitto, poiché di fronte alle crescenti contraddizioni nell'arena internazionale non è una questione di cooperazione tra popoli, ma di cooperazione tra giganti imprenditoriali e grandi potenze.

La posizione del Primo Ministro sull'avvio di procedimenti presso la Corte internazionale di giustizia dell'Aia è in linea con lo sforzo di coltivare l'autocompiacimento e non garantisce il mantenimento dei diritti sovrani. Sorgono domande chiave su cosa conterrà l'accordo congiunto tra i due Stati, tenendo conto delle posizioni turche sulle "Zone grigie", ovvero la contestazione dei confini greci nell'Egeo e le affermazioni infondate sul Mediterraneo orientale

Le sentenze della Corte mondiale sono influenzate da interventi politici e aspirazioni geostrategiche, come il riconoscimento degli effetti della guerra imperialista sulla Jugoslavia e l'indipendenza del protettorato del Kosovo.

7. Gli eventi storici che si svolgono davanti a noi rivelano la putrefazione e i limiti del sistema capitalista. Sottolineano la necessità di una nuova società, senza povertà, guerre, crisi. È il socialismo, la società per cui il KKE sta combattendo, anche se il primo tentativo di costruire il socialismo in alcuni paesi nel 20° secolo non è stato completato, sconfitto da errori, fallimenti e carenze all'interno di un rapporto di forze negativo. Oggi, nel 21° secolo, è evidente che l'esperienza studiata insieme allo sviluppo oggettivo delle società stesse, può condurci a una nuova società, se noi, il popolo, la fissiamo come obiettivo, se noi decidiamo di mostrare il nostro vero potere.

Solo in questo modo la forza lavoro qualificata e la forza lavoro scientifica del paese possono essere sfruttate al massimo per garantire la prosperità popolare. Solo in questo modo il potenziale di crescita del paese può essere utilizzato per soddisfare le esigenze globali delle persone e della società. Solo in questo modo il popolo può godere della ricchezza che produce, tenendo il potere nelle su mani, garantendo una vera democrazia e trasformando in protagonisti della vita sociale tutte quelle persone che oggi sono emarginate, la grande maggioranza delle persone e dei giovani.

8. Nella lotta per recuperare le perdite e soddisfare i bisogni popolari contemporanei, nella lotta contro la guerra imperialista e contro la partecipazione del nostro paese alle organizzazioni e ai disegni imperialisti, possiamo trovare un terreno comune con migliaia di lavoratori, possiamo creare crepe nell'attuale sistema di sfruttamento marcio, contro il compromesso e il fatalismo, possiamo creare un'enorme alleanza sociale, non solo per lottare per il sollievo dai problemi acuti di oggi, ma anche per creare le condizioni per un rovesciamento radicale. Per il socialismo che è più necessario e più attuale che mai!

Messaggio del Comitato Centrale del KKE per il nuovo anno pubblicato in Rizospastis il 1 gennaio 2020

 

Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare