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Grande evento del KKE per il centenario della Rivoluzione d’Ottobre

L’Ottobre illumina la lotta dei popoli, il socialismo è necessità dei nostri tempi.

Il 26/11 a Pireo (Stadio Pace e Amicizia) è stato svolto grande evento politico-culturale del CC del KKE per il centenario della Rivoluzione Socialista d’Ottobre, al quale sono stati presenti alcuni migliaia di lavoratori e giovani.

Presenti all’evento sono state anche le delegazioni di partiti comunisti e operai del bacino di Mediterraneo, Medio Oriente e Golfo Persico che sono stati trovati ad Atene per l’incontro Regionale organizzato dal KKE. Inoltre erano presenti delegazioni delle ambasciate di Cuba, Vietnam e Venezuela.

 

 

SPEECH OF THE GS OF THE CC OF THE KKE D.KOUTSOUMPAS IN THE CENTRAL ACTIVITY OF THE CC OF THE KKE FOR THE 100 YEARS OF THE GREAT OCTOBER SOCIALIST REVOLUTION

Dopo il comizio del SG del CC del KKE Dimitris Koutsoumpas, c’è stato uno spettacolo musicale-teatrale, dedicato alla Rivoluzione d’Ottobre.

Al suo discorso il SG del CC del KKE a sottolineato che “La rivoluzione d’Ottobre non fu né un’ accidente della storia, né un golpe dei Bolscevichi, come scrivono i borghesi, ma nemmeno un momento prematuro e immaturo, come dicono e scrivono i vari opportunisti.” ed ha aggiunto “La rivoluzione d’Ottobre, è stato l’evento epocale del 20o secolo, il quale segnò l’inizio dell’era che la classe operaia diventerebbe il protagonista degli sviluppi e spingerebbe la ruota della storia, con la presa del potere e organizzando i nuovi rapporti di produzione socialisti-comunisti, riformando tutta la società(…) La rivoluzione d’Ottobre ha dato spinta al movimento rivoluzionario internazionale e ottimismo alla lotta dei popoli, ha accelerato i processi di fondazione di tanti partiti comunisti. Come ad esempio, il nostro Partito, anche esso frutto della fiamma rivoluzionaria d’Ottobre. Tra pochi giorni verrà l’anno 2018, anno culminante dei festeggiamenti del centenario del onorato ed eroico Partito Comunista di Grecia.”

D. Koutsoumpas ha notato che “I Bolscevichi hanno vinto perché lavoravano con pazienza, coraggio, soprattutto perché lavoravano con piano di preparazione politica, organizzativa e militare per la rivolta in condizioni di situazione rivoluzionaria.” ed ha aggiunto “Teniamo alta la bandiera della lotta rivoluzionaria. Al nostro 20o congresso, abbiamo fissato degli obiettivi ancora più elevati, abbiamo fissato il dovere di rafforzare il KKE. Rafforzare il KKE  in modo che il nostro partito diventi capace, come partito del rovesciamento sociale, di portare a termine il suo ruolo storico di avanguardia, utilizzando  e approfondendo con la lotta di classe le contraddizioni e i contrasti del sistema capitalista. Partito capace di guidare la lotta della classe operaia e di tutto il popolo, per l’aggregazione del movimento operaio sindacale, l’avanzamento dell’alleanza sociale in direzione antimonopolista-anticapitalista, contro la guerra imperialista, per il potere operaio(…)Nessuna lotta può ottenere un orientamento di classe, stabilità e resistenza, quando l’operaio condivide, come se fossero suoi propri, gli obiettivi del capitale, della borghesia greca e straniera, per «maggiore competitività»(…)”

Il SG del CC del KK ha sottolineato che “La classe operaia, ha dimostrato che può, ha sia la possibilità che la capacità, come unica  realmente classe rivoluzionaria di realizzare la sua missione storica, di guidare la costruzione del socialismo-comunismo. Tutto ciò che è stato accaduto con la controrivoluzione e i rovesciamenti che sono verificati, non deve offuscare la nostra vista, i nostri pensieri, la nostra mente. Quindi oggi, nostra priorità è la riorganizzazione del movimento operaio dalla fase di arretramento che si trova, che siano sempre più numerosi i lavoratori che capiscono quotidianamente chi è il vero nemico e quale deve essere l’orientamento della lotta(…) La classe operaia per poter rivendicare il potere deve costruire la sua alleanza con i contadini poveri, gli strati oppressi della città.

Con la lotta dei Bolscevichi, è stata possibile, l’alleanza tra contadini poveri e l’avanguardia della classe operaia. Questa alleanza ha vinto, l’alleanza di tutti gli oppressi con la quale sono stati allineati i soldati, i figli del popolo che erano in guerra. 

Questa esperienza conferma che la speranza, la via d’uscita non si trova negli accordi di «vertici» bensì nell’alleanza di tutti gli oppressi, all’interno del movimento, laddove tutti coloro possano incontrarsi e camminare assieme la strada del conflitto per trovarsi veramente in potere.

L’esperienza d’Ottobre ha confermato che la classe operaia, dalla sua posizione nella produzione capitalista è oggettivamente l’unica classe rivoluzionaria, quella che può  costruire la società socialista-comunista, e quindi forza guida rispetto le altre forze popolari.

Solo il movimento operaio può assumere connotazioni veramente rivoluzionarie, trasformarsi in movimento rivoluzionario.

La nostra proposta di alleanza sociale ha come obiettivo che gli strati popolari, come possibili alleati della classe operaia e i suoi movimenti corrispettivi, di trascinarsi in modo più o meno attivo, nella lotta rivoluzionaria, oppure neutralizzare alcuni di essi.

L’alleanza sociale che KKE propone, con orientamento anticapitalista-antimonopolista, riguarda forze sociali, ovvero la classe operaia, salariati di pubblico impiego, lavoratori in proprio, commercianti, artigiani, scienziati e contadini che lavorano in proprio.”

 

"The ice has been broken, the road is open"

D. Koutsoumpas ha menzionato nel suo discorso gli interventi e le guerre imperialiste in atto oggi che ha sostenuto che: “L’Ottobre ha verificato con dei fatti che la lotta per l’uscita dalla guerra imperialista è strettamente legata con la lotta per il potere operaio, e questa strategia dei Bolscevichi si verificò 100 anni fa. Questa è l’esperienza che vogliamo discutere specialmente oggi che i contrasti, la concorrenza tra forze potenti del mondo capitalista passa anche dalla nostra area, i Balcani, il Mar Egeo, l’est Mediterraneo. Al centro della competizione di società monopolistiche di forti paesi imperialistici, si trovano le vie energetiche e commerciali, si trova la concorrenza per il predominio alla ripartizione che già è in corso nella nostra area. Abbiamo già detto che una quota da questa ripartizione rivendica la borghesia Greca che tramite il governo SYRIZA-ANEL vende la nuova pericolosa  «grande idea», del cosiddetto  «potenziamento geostrategico del paese» nel quadro di NATO. Avvertiamo: Si tratta solamente per un potenziamento dell’impegno geostrategico della borghesia Greca in  guerre e interventi nell’area, in missioni delle truppe greche fuori i confini nazionali, il potenziamento delle basi Statunitense di morte, inclusi le armi nucleari. Tutto questo ha venduto il governo SYRIZA-ANEL con il recente viaggio di Tsipras negli Stati Uniti e i suoi elogi al Tramp.”

Il SG del CC ha fatto appello “Il popolo non deve andare “sotto una bandiera estranea”, non deve versare il suo sangue per interessi altrui” ed ha aggiunto “In caso di un coinvolgimento ancora più diretto della Grecia in una guerra imperialista, la classe operaia, dovrà lottare assieme con gli strati popolari e il loro movimento, per difendere l’integrità territoriale del paese ma anche per uscire il popolo vincitore rispetto il potere borghese, di sfruttamento e delle guerre, oppure della presunta pace con la pistola alla tempia dei popoli.”

D. Koutsoumpas ha evidenziato e analizzato le conquiste del socialismo, e ha sottolineato che “Il socialismo nel 20o secolo dimostrò la sua superiorità rispetto  al capitalismo, i grandi vantaggi che offre per il lavoro e la vita dei lavoratori. L’Unione Sovietica e il sistema socialista mondiale è stato l’unico contrappeso reale all’aggressione imperialista”. Parlando per i vantaggi del socialismo ha notato che “Tutti gli strumenti produttivi si mettono al servizio del popolo. Diventano proprietà della società le risorse minerarie, le infrastrutture e le macchine dell’industria, l’energia, le telecomunicazioni, i trasporti, il commercio, la terra, la produzione agricola meccanizzata. Le risorse produttive diventano proprietà sociale, il commercio statale. . Con questi strumenti può il nuovo potere pianificare in modo centrale l’economia, dare forza allo sviluppo dei settori e della periferia.

Per questo motivo può assorbire tutti i disoccupati, garantire il diritto al lavoro. Può abolire l’attività imprenditoriale alla sanità ed assistenza, sviluppare un sistema sanitario-assistenziale solamente pubblico e gratuito, sviluppare la cultura e sport popolare.

Può  Sviluppare la produzione agricola accanto al settore socializzato dell’economia, organizzando delle transitorie associazioni agricole produttive, garantire sufficienti e sani prodotti alimentari per il popolo e materie prime per l’industria.

Può formare i presupposti per eliminare le cause della disparità femminile e di appoggiare con complete istituzioni i rapporti dei due generi, la loro volontà per creare famiglia, senza nessun motivo economico, proteggendo la maternità, i figli, gli anziani.

Il potere operaio svincolando il paese dalle catene dell’UE e NATO, cercherà di sviluppare rapporti interstatali, di guadagno reciproco, tra la Grecia e altri paesi, specialmente con paesi che il loro livello di sviluppo, la natura dei problemi e immediati interessi possano garantire una tale cooperazione reciproca.

La classe operaia di Grecia non è da sola. Con sé sono e saranno tutti gli operai del mondo.

Nostra parola d’ordine è «Proletari di tutti i paesi unitevi»!”

 

Il SG del CC del KKE esprimendo la convinzione profonda dei comunisti Greci, ha sottolineato che “L’era delle rivoluzioni socialiste è davanti a noi. L’entrata precipitosa delle forze operaie-popolari nella lotta rivoluzionaria, abbatterà in modo più lento o più veloce la barbarie capitalista, l’aggressività imperialista. L’Ottobre illumina la lotta dei popoli, il socialismo è necessità dei nostri tempi”._

 

 

27.11.2017